giovedì 4 ottobre 2007

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

01 - Che ora è:
11.57

02 - Nome:
Massimiliano

03 - Compleanno:
2 ottobre

04 - Segno zodiacale:
Bilancia

05 - Tatuaggi:
Nessuno

06 - Piercing:
Nessuno

07 - Sei innamorato/a?
No

08 - Ti piaci interiormente?
No

09 - Hai già amato al punto di piangere per qualcuno?
Si

10 - Hai mai fatto un incidente con la macchina?
...chiedilo al mio carrozziere!!!

11 - Hai mai avuto una frattura?
Mai, solo una distorsione al polso sinistro da bambino

12 - Pepsi o coca-cola?
Coca cola

13 - Ti fidi dei tuoi amici?
Per alcune cose si

14 - Colore preferito per l'intimo?
Bianco

15 - Misura di scarpe:
43

16 - Numero preferito:
2

17 - Tipo di musica preferita?
Classica, jazz, chill out

18 - Doccia o bagno?
Bagno ma faccio sempre la doccia (la storia della mia vita)

19 - Cosa odi?
Ipocrisia

20 -Come ti vedi nel futuro?
Non faccio programmi, mi spaventano

21 - Da chi hai ricevuto questa mail?
Marzia

22 -Quale dei tuoi amici vive più lontano?
Jasbir a Singapore

23 - Chi sarà il + rapido a rispondere secondo te?
na

24 - Il più lento?
na

25 - Cosa cambieresti nella tua vita?
Adesso subito, il lavoro

26 - Sei felice?
No

27 - Proverbio preferito?
Ogni testa dura trova 'r su' scoglio.

28 - Libro preferito?
Mi sono piaciuti molti libri per motivi diversi, ma non sono il tipo che rilegge. Se devo dire un titolo Maurice di E M Forster

29 - Di cosa hai paura?
Della solitudine

30 - La prima cosa a cui pensi quando ti svegli?
... di già?

31 - Film preferito?
L'ultimo che ho visto: Funeral party, spassoso.

32 - Se potessi essere qualcun altro chi saresti?
Mia moglie

33 - Cosa c'è appeso al muro della tua camera?
A roma tre quadri (bruttassai, ma mi seccava buttarli erano in quella casa quando l'ho comprata) a olio con fiori (un oleandro, una dalia, una gerbera). A casa un quadro degli anni trenta "le bagnanti"

34 - Cosa c'è sotto il tuo letto?
...polvere...

35 - Posto dove ti piacerebbe andare?
Canada

36 - Pensi che qualcuno risponderà a questa mail?
No, non l'ho inviata a nessuno

37 - E chi sei sicuro risponderà ?
na

38 - Di chi vorresti leggere la risposta?
Di tutti ...la portinaia che è in me scalpita

39 - Profumo preferito?
Pure Cedrat Azzaro

40 - Sport preferito?
...bocce acrobatiche ;-) non me ne può fregare di meno

41 - Timido o estroverso?
Timido

42 - Soprannomi?
Nessuno, solo diminutivi

43 - Mare o montagna?
Mare mare mare mare

44 - Hai paura della morte?
Della mia? Si ma non per me, per i miei figli

45 - A che ora vai a letto di solito?
Sempre troppo tardi, mezzanotte o dopo

46 - Cosa vuoi dire alla gente che leggerà questa mail?
...non fate come me

giovedì 27 settembre 2007

Eccomi qua

Questo è il tuo tipo psicologico:

Tipo EFN

Orientamento Funzione dominante Funzione d'appoggio Funzione terza Funzione inferiore Tendenza
Estroverso Sentimento Intuizione Sensazione Pensiero Giudicante

Il tipo estroverso sentimento è principalmente interessato alle persone, a mantenere delle relazioni armoniose. E' molto abile nel capire e comprendere i sentimenti della gente. E' amichevole, cordiale e attento ai bisogni degli altri. Attribuisce grande importanza al calore dei sentimenti. Pertanto evita di ferire o di offendere le persone. Per converso, se qualcuno è offensivo nei suoi confronti ci rimane veramente male. A volte è sotto questo aspetto eccessivamente sensibile. Sa complimentarsi in maniera franca e diretta con gli altri e si sente rincuorato quando gli altri fanno la stessa cosa con lui. Gli piace sentire di essere approvato. E' leale e riesce a risolvere i problemi personali dei suoi conoscenti che spesso i suoi lo cercano per chiedergli aiuto o consiglio. Vivace, pieno di entusiasmo, ama fare le cose velocemente. Possiede spesso delle ottime capacità di comunicatore, sia in privato che in pubblico. A volte può anche essere eccessivamente loquace. Dato che la sua funzione inferiore è il pensiero, tende a essere poco analitico e ad avere difficoltà se deve prendere delle decisioni su basi logiche. Può anche trascurare delle informazioni importanti. Le sue decisioni si basano più su principi di valore: è giusto o non è giusto fare così. Data però l'importanza che attribuisce all'armonia nelle relazioni, può correre il rischio di sacrificare la durezza di una decisione giusta a questo principio di armonia. Può anche avere tendenza a sfuggire o a ignorare un problema sgradevole, praticando la così detta politica dello struzzo. E' in genere una persona ben organizzata e piena di energia. E' inoltre interessata alle nuove possibilità e dimostra una sincera curiosità nei confronti delle nuove idee. Sul piano lavorativo è portato per le posizioni che comportano delle frequenti relazioni con le persone come le attività di vendita, l'insegnamento, l'assistenza clienti oppure posizioni in campo sociale. E' molto abile nelle relazioni. E' in grado di creare un eccellente clima di cooperazione e di portare gli altri a raggiungere gli obiettivi prefissati. Possiede un grande talento nell'individuare il potenziale della gente. Infine è una persona che sa essere molto leale nei confronti dell'organizzazione per la quale lavora.

Copyright © 1999,2007 Altamira S.r.l.

Non so in alcune cose mi ci trovo, in altre bah? Però lo dovrei far leggere a qualcuno che mi conosce bene (mia moglie) per sapere se mi calza bene. Vi farò sapere. Intanto se volete potete provare il test qui.

mercoledì 26 settembre 2007

Telefono amico

Ieri sera (sul tardi) ho ricevuto una di quelle telefonate che di quando in quando G. riserva solo a me. Sul "solo" sono piuttosto confidente. Era depresso e manifestava uno dei tratti più frequenti della psicologia gaia ovvero la sindrome del tutto-e-subito.

Da neo-separato è piuttosto naturale che si trovi come dire, circondato da macerie, ed è altrettanto naturale essere sconfortati di fronte al compito di dover ricostruire, ma porca miseria un po' di pazienza! Ha già fatto tanto e credo che sia stata la parte peggiore: quella di far finire un matrimonio ventennale, gestendo la cosa salvaguardando il figlio. Per ricominciare c'è tempo, penso ci sia bisogno anche di tirare il fiato, di capirsi, di ricostruirsi dentro oltre che fuori. Ho anche osservato con lui che nonostante l'impegno che uno ci può mettere per guidare la propria vita, molte cose, a volte proprio quelle più importanti, accadono per caso e addirittura nostro malgrado. E' indispensabile saper aspettare. E far diventare il tempo dell'attesa non tempo sprecato ma impiegato a creare le occasioni perchè ciò che desideriamo prima o poi arrivi.

L'origine di tutto è (credo) la solitudine, lui non è abituato a trovarsi a gestire solo la sua vita sciolta dai mille vincoli di un'altra vita legata alla sua. Sembra terribile detto così di non essere liberi di poter disporre del proprio tempo, ma d'altra parte è poi così meraviglioso disporre di se' come si vuole ma non sapere da che parte cominciare?


Buonanotte

PS Se vi appassiona l'argomento potete leggere questo post di Cadavre sulla casualità e indeterminatezza delle relazioni umane, e sulla difficoltà del "costruire" (nello specifico relazioni affettive, che non era tengo a precisare l'argomento della telefonata, credo o forse mi sono sbagliato?)

martedì 25 settembre 2007

Spazzatura

Roma è sporca? Beh si Roma è una città parecchio sporca, tuttavia nonostante la mondezza per le strade e i graffiti sui muri il fascino non ne è che toccato minimamente. Poi uscire di casa e pestare al primo passo una cacca di cane sul marciapiedi è un altro discorso uno si dimentica la storia, il fascino etc e comincia a sacramentare. R ma non è che mi sei diventato un po' bauscia?

venerdì 14 settembre 2007

io vi dichiaro marito e marito

La qualità di una relazione si misura anche da quello che si fa insieme? Beh allora ieri sera abbiamo toccato il fondo: siamo andati al cinema, dopo nemmeno venti minuti siamo usciti.

Cosa siamo andati a vedere? Non ve lo dico mi vergogno.


PS Poi la serata si è riscattata, Roma per questo è straordinaria, forse non dipende tutto da roma a ripensarci.

mercoledì 12 settembre 2007

Gattuso salvami tu

Cara Vodafone se mi mandi un'altra volta il messaggio del saldo dei punti vodafone one alle 1.40 nel cuore della notte, ti cito per danni.

Gentile responsabile customer care di vodafone italia vorrei richiamare la sua attenzione su una balzana abitudine della sua azienda: quella di mandare sms e mms assolutamente inutili e non richiesti alle ore più sconvenienti. Tale pratica ritengo che alla lunga possa instillare nella clientela (ha presente quegli omini che con i loro telefonini le fanno avere lo stipendio tutti i mesi) istinti sadici verso la sua persona e i suoi collaboratori diretti e non (i sopracitati omini cominciano a desiderare spasmodicamente di infilare i loro telefonini nel suo ben retribuito didietro).
A meno che lei non sia amante delle pratiche sessuali più inusuali, per salvaguardare l'incolumità del suo ano, potrebbe intervenire con la solerzia e la sagacia che così spesso hanno connotato l'azione della sua azienda?

Un quasi ex-cliente

Attenzione perchè Life is now ma la coop sei tu, abuon intenditor...

martedì 11 settembre 2007

Baci e abbracci

"La Repubblica" Roma, 15:55 BACIO GAY: PM ROMA, CHIUSA INCHIESTA PER ATTI OSCENI

I due quindi rischiano l'incriminazione e il processo per atti osceni. Per un verso io ho trovato eccessivo l'intervento delle forze dell'ordine: se anche facevano ben di più che limonare bastava far rimettere dentro il limone, accompagnare l'invito con un ruvido richiamo verbale e la cosa poteva finire lì. Tuttavia se un intervento così gravido di polemiche delle forze dell'ordine è stato un episodio singolo forse l'intento potrebbe essere quello di mandare un segnale per tenere sotto controllo una zona dove capita più spesso che altrove che ci si lasci andare (è un'ipotesi quest'ultima). Al contrario se a questo seguiranno altri episodi dello stesso tenore, credo che allora siamo di fronte a ben altro e la strisciante onda di reazione segnalata da alcuni ha qualche elemento di concretezza.

Perchè me la prendo tanto a cuore? Il mio primo bacio in pubblico a un altro uomo l'ho dato a G. un anno fa esatto proprio lì (credo che non se ne sia accorto nessuno).

Finire sul giornale al primo bacio sarebbe stato veramente il colmo.

venerdì 31 agosto 2007

MOSH nokia

Mosh, orribile acronimo per mobilize and share è la risposta di nokia all'itunes di apple dopo che quest'ultima si è affacciata al mondo mobile con l'iphone. E' un portale dove gli utenti, non solo nokia, possono scambiare suonerie, audio, immagini, applicazioni etc.
Secondo me è l'esempio emblematico della differenza che c'è tra quelli veramente bravi a fare le cose (nello specifico i telefonini) e quelli bravi nel marketing. Alla nokia sono degli onesti artigiani dell'elettronica di consumo, alla apple sono dei maghi del marketing, i prodotti della mela negli ultimi anni (alle origini era diverso) si distinguono per essere glamourous, stylish insomma fichissimi ma con contenuti tecnologici assolutamente nella norma. Insomma se aprite una scatola di un prodotto apple, è più di una scatola è il cofanetto di un tesoro e quando vi trovate in mano l'ultima meraviglia che hanno sfornato beh non c'è che dire... i guai cominciano quando iniziate a usarla, allora rimpiangete le decine di euro in più (quando non le centinaia) che vi hanno estorto per avere una cosa si fica, ma che fa esattamente le stesse cose di quello che costava di meno, a volte peggio, mi riferisco all'ipod.
Lo stesso si deve dire per le iniziative web delle due case i vari siti, portali etc. non si possono paragonare: apple straccia nokia

Per tornare a MOSH è ancora in beta e si vede, alla apple possono dormire sonni tranquilli.
Link:
Mosh
Mosh mobile (per i telefonini)


PS: io possiedo un cellulare nokia di cui sono abbastanza soddisfatto e un ipod nano che è stata la più recente e cocente fregatura che mi abbiano dato, così tanto per chiarire.

giovedì 30 agosto 2007

Evento!

Visto che dalle statistiche sugli accessi risulta che alcuni ancora si affacciano su queste pagine e addirittura i più spericolati lasciano commenti, vi aggiorno sull'evento che ha segnato questa settimana: due giorni fa sono andato al mare. (qui a Roma)
Ecchissenefrega diranno i più benevoli tra voi, effettivamente come scoop non è granchè, però sappiate che:

  • è la seconda volta in sei anni
  • sono andato con G.

Quindi la rarità dell'evento unita alla eccezionalità della compagnia giustifica, secondo me, questo post.
Ci sono andato su istigazione (che suona più adatto che non invito) di G. (lucignolo). C'erano da risolvere dei banali problemi logistici (io non avevo il costume da bagno, ne' un telo da bagno e neppure un abbigliamento propriamente da spiaggia) ma il solerte lucignolo ha risolto tutto brillantemente: mi ha prestato un suo costume, ha sgraffignato un asciugamano doccia al Jolly e mi ha prestato pure un paio di infradito (cosa ne faccia un pendolare di due paia di ciabatte è, a ripensarci, un mistero). Da parte mia ho fornito il mezzo di locomozione. E' passato a prendermi in ufficio, in tenuta da mare, e da lì siamo andati in spiaggia. Spiaggia ovviamente gay: ai cancelli, al Mediterranea.
Primo problema: mettersi il costume in spiaggia davanti a tutti (quasi tutti gay, beh si c'erano anche alcune lesbiche). Alcune decine di metri più in là si fa del naturismo, ma io mi sono cambiato con delle manovre degne di Houdini e della più straordinaria contorsionista del circo Orfei drappeggiato nell'asciugamano: con una mano tenevo l'asciugamano, con due mi sono sfilato slip e pantaloni, con la quarta mi sono messo il costume: facile no?
Quindi mi sono steso sul lettino, mi sono guardato intorno, la spiaggia era moderatamente affollata per gli standard romani trattandosi di un giorno feriale, erano presenti tutti i topoi del mondo omosessuale: muscolosissimi, rasatissimi, depilatissimi, efebi disossati con tatuaggi inguinali, orsi con piercing al capezzolo, all'ombelico, tutti con gli occhi celati dietro occhiali da sole dalle fogge più à la page (direi che il modello che va per la maggiore è il ray ban a goccia rigorosamente a specchio). Visto che ero in compagnia non ho partecipato al fitto intreccio di sguardi e occhiate che costituisce il passatempo principale dei bagnanti lì convenuti. E' a questo punto che ho fatto, credo, una cosa poco gay: mi sono messo a leggere il giornale (sempre offerto dal Jolly e che G. mi ha gentilmente portato). Ancora una volta si pone il problema: io sono un diverso tra i diversi faccio la cosa sbagliata con le persone sbagliate: mi immergo nella lettura di un quotidiano in una spiaggia gay in cui si fa cruising e magari mi concedo una t-shirt un po' più attillata in mezzo ai padri di famiglia.

Comunque sia, ho letto il giornale mi è venuto caldo e siamo andati a fare un bagno: l'acqua di ostia... beh è l'acqua di ostia, non puoi pretendere niente di più, ma più al largo era chiara e tiepida e soprattutto c'era molto meno folla. Poi doccia, lettino, conversazione lenta un po' come passeggiare senza meta, parlando con la faccia affondata nell'asciugamano, gelato, bagno, doccia...
E' stato un piacevole pomeriggio, ancora caldo, ma con una atmosfera meno abbacinante della piena estate, una luce più morbida più gialla, con le ombre che si allungano presto.
Tornando a roma ci siamo fermati a mangiare l'anguria al circo massimo, poi G. mi ha invitato a prendere un aperitivo al MOMA (non mi ricordo se l'ho già detto ma il locale è molto carino, lo consiglio, via san basilio angolo via bissolati, anche ristorante) due bicchieri di vino, quindi l'ho riaccompagnato in albergo dove abbiamo bevuto dello champagne ... poi non ricordo più.

E' stato un giorno di vera vacanza, inaspettato e sorprendente. Come tutte le vacanze è finito. come di tutte le vacanze ne conservo il ricordo.

venerdì 24 agosto 2007

ZZZZzzzzzzzz

Per rispondere a Gloria: io sono vivo, il blog è addormentato (beh si, ha il sonno un po' pesante). Non ho granchè da dire, non che in passato ci fosse da raccontare chissà che, ma adesso proprio non mi va. Forse in futuro... ma leggo molto su altri blog e per adesso mi basta.

Buon rientro dalle vacanze

giovedì 19 aprile 2007

Tutti i salmi finiscono in gloria

Alla fine ci siamo arrivati. Con una lunga e argomentata telefonata G se n'è andato. Per motivi che io ritengo più che validi e che in gran parte condivido lui ha messo la definitiva (stavolta sul serio) parola fine a questo... non saprei come definirlo. Non è vero che non so come chiamarlo: è stata la mia più grande storia d'amore, ci sono arrivato dopo 40 anni, non sono mai stato un ragazzo precoce. Quando è iniziata questa storia, il 18 luglio del 2005 ero una persona e adesso sono tutta un'altra. Non immaginavo allora, mentre chiacchieravo davanti al gin tonic, che tanta importanza avrebbe avuto per me l'uomo che avevo appena conosciuto, che tanto avrebbe cambiato di me e di quello che mi circonda. Forse, per dirlo in un modo pomposo, gli appuntamenti col destino non si presentano con la fanfara, e a quel banale aperitivo che avrebbe deciso di tutta la mia vita futura, non ho, sul momento dato peso: ma nel giro di poche settimane la mia vita di prima non è esistita più.

Sono frastornato, non è stata una sorpresa, sono molto addolorato, in questi 2 anni lui c'è sempre stato, a modo suo a volte irritante, ma senza dubbio onesto sin dal principio. L'ho desiderato come nessun altro, in tutti i sensi. E sono stato ricambiato. Tutto quello che abbiamo fatto insieme è stato intenso. I litigi del primo periodo, il dolore dell'ultimo. Le telefonate dall'aeroporto, le notti insieme, le cene, le conversazioni, i silenzi al telefono.
Era importante sapere che c'era anche quando era altrove, lontano.
Io spesso ho sognato su come avrei voluto che diventasse la mia vita con lui. Ho sempre sognato con un occhio aperto, senza perdere di vista la realtà che mi circonda e che non lasciava molte speranze ai sogni. Ma era impossibile non sognarlo. Adesso gli occhi aperti sono tutti e due. Meglio che non mi guardi allo specchio.

Ciao G.

venerdì 13 aprile 2007

Tristanzuolo e profondo

E' da parecchio tempo che lurkavo (lurkeravo!?) il blog di Cadavrexquis, adesso per praticità l'ho aggiunto tra quelli che frequento in modo più o meno assiduo. Mio malgrado, condivido con lui la convinzione che l'omosessualità sia una condizione problematica soprattutto per coloro che la vivono.

Have a nice week end

giovedì 12 aprile 2007

Agire prima dell'uso

Letto sul blog di Cadavrexquis questo post: mi sarebbe piaciuto scriverlo a me, mi limito a linkarlo che mi riesce meglio. Da un lato è scoraggiante che ci siano tante persone che condividono le stesse infelicità, ma da un altro punto di vista è rincuorante sapere che non si è soli e che ci sono parole per descriverci, una frase per tutte: io e quelli come me siamo sempre destinati più a essere agiti che agire.


Bravo, come sempre.

martedì 3 aprile 2007

Spossatezza

E' questo un periodo in cui non ho voglia di niente. Nessun desiderio, nessuna fatica, turbano questo stato di torpore che mi riempie di ovatta le orecchie, mi chiude gli occhi. Un perenne sbadiglio mi blocca la lingua. Sento voci lontane, vedo figure indistinte: troppo lontane le voci per prendersi il disturbo di capire le parole, troppo indistinte le figure per indagare sulla loro natura. Ogni cosa è remota e non turba il mio stato ed io avanzo in questo mondo di ombre e bisbigli.

Ieri notte ho fatto l'amore con G. O dovrei dire che lui l'ha fatto con me? E' la stessa cosa?

martedì 20 marzo 2007

Nell'intimità

"Mentire protegge tutti noi, fa andare avanti le cose importanti. E' una gentilezza mentire . Se avessi fatto il bravo per tutti questi anni chi ne sarebbe stato colpito? Dio? Un mondo senza menzogne sarebbe impossibile, al pari di un mondo in cui mentire non venisse pubblicamente disapprovato. Sfortunatamente mentire ci fa sentire onnipotenti. Crea una terribile solitudine."

Finito di leggere Nell'intimità di Hanif Kureishi*. Un po' troppo breve per i miei gusti. Ma l'ho acquistato perchè mi aveva intrigato la vicenda: l'ultima notte di un uomo che sta per lasciare la moglie e i figli. Li abbandona per inseguire un amore strano e irragionevole (forse come è sempre l'amore) deciso ma allo stesso tempo straziato dall'orrore dell'abbandono.

Voto 6 e mezzo.


*L'autore è stato candidato all'oscar per la sceneggiatura di My beautiful laundrette (un altro film a tema gay)

mercoledì 14 marzo 2007

Contro natura a chi?

Ripubblico qui un mio commento a questo post di Vecchifroci sulle dichiarazioni delle gerarchie ecclesiastiche sulle cosiddette leggi contro natura.

Io ritengo che contro natura sia ciò che è artificialmente prodotto dalla mente e dal lavoro dell'uomo: volare, scegliere il sesso dei figli, ma anche l'inseminazione artificiale per consentire di avere figli a donne che la "natura" ha naturalmente inibito alla riproduzione. Contro natura è (lo so, dovrei per spirito di corpo, non dire quello che sto per dire) cambiare sesso, farsi venire le tette se non ce le hai, e più in generale tutte quelle pratiche chirurgiche anche non volte al cambiamento di sesso che cambiano l'individuo apparentemente solo fuori.

Perchè io sono contro natura? Sono figlio naturale di due persone sposate (solo civilmente, ahi loro) visto da fuori sono indistinguibile da qualsiasi altro uomo, solo che se messo in intimità con un altro uomo ho una naturalissima erezione. Embè?

L'omosessualità è un meccanismo naturale che si incrementa quando le condizioni ambientali in cui crescono i gruppi di individui diventano sfavorevoli alla sopravvivenza della specie (ad esempio il sovraffollamento) è la natura che ci fa così, non il chirurgo né tanto meno il vizio. Un po' come nascere biondi invece di castani.

Poi il costume, la cultura, la società fanno il resto. E certe equazioni omosessuale=pedofilo, omosessuale=deviato sono il frutto dell'applicazione di modelli culturali. Ma le culture e le società, a differenza della "natura" che è immutabile, sono plastiche, sono variegate da luogo a luogo e cambiano nel tempo. Anche questo è naturale.

Concludo che innaturale sarebbe sei io avessi fatto qualcosa per essere come sono. Ma io e con me tutti gli omosessuali siamo il frutto naturalissimo della nostra specie. Non ho scelto io di trovare attraenti gli altri uomini (e dichiaro che se me ne fosse stata data la possibilità ne avrei fatto volentieri anche a meno, questo per sgombrare il campo da vari gay pride e compagnia cantando e ballando: orgoglio di che? abbiamo scelto forse di essere omosessuali? e poi di cosa dovremmo andare orgogliosi? Di cosa facciamo a letto? E secondo voi questa è una qualità per cui scendere in piazza?).

Il problema è che noi siamo una minoranza, numericamente inferiore, ed abbiamo esigenze e bisogni che non appartengono ai più. La nostra difficoltà è tutta qui. Nelle società più aperte e meno vincolate a valori "tradizionali " l'integrazione con il diverso, con la minoranza avviene ed è già avvenuta. Ergo l'Italia non è una società aperta e orientata al nuovo e al cambiamento, ma sto dicendo l'ovvio.

SMS

0re 1.20 (di notte) plin plin messaggio in arrivo, stavo dormendo.
Ti amo
E' ubriaco? Eppure a cena non abbiamo bevuto molto.

PS.
Segnalo per i romani il ristorante di ieri sera: Rivadestra, via della penitenza 7. Il locale è delizioso (voto 8) la cucina è discreta (voto 7) la cantina è sufficiente (voto 6). Nota di merito per il caffè (voto 8)

venerdì 9 marzo 2007

Complimenti per la trasmissione

Ieri sera ho visto in tv la trasmissione Anno Zero di Michele Pandoro sui diritti civili dei gay. E' stata una buona trasmissione dal mio punto di vista. Faziosissima, poco equilibrata (nel reportage sul gay pride del 2000 si vedevano solo gay e non le lesbiche che pure c'erano a mazzi) il pubblico in studio era schierato da una parte sola ma la vera chicca (non checca, proprio chicca) è stato Madre Mastella da Calcutta come è stato prontamente rinominato da Vauro l'onorevole Guardasigilli. Una vera faccia di bronzo, ha straparlato per decine di minuti infilando strafalcioni su diritto naturale, diritto romano, borioso e incompetente, visibilmente a disagio in mezzo a tutti quei finocchi, con somma perfidia è stato fatto accomodare accanto al vedovo di Gianni Versace. Ha negato l'evidenza quando una coppia gay ha dichiarato di essersi organizzata da sola andando da un notaio. Infine dopo la seconda parte del reportage decisamente fortina e annusata la mala parata si è improvvisamente alzato e se n'è andato. Ma chi si crede di essere? Berlusconi? Concordo e sottoscrivo la reazione di Santoro non se ne può più di politici che non accettano di misurarsi con la società reale, con le critiche, con i bisogni e i disagi. Andava a una trasmissione sui gay e sui Dico, cosa si aspettava di trovarci una platea di Orsoline?

Domani 10 marzo alle 15.30 a Roma in piazza Farnese si tiene la manifestazione nazionale per le unioni civili, io non ci sarò anche se veramente vorrei (ma che ci vengo a fare? Io sono sposato, poi un giorno parlerò del mio matrimonio) ma la logistica (leggi bambini, città diverse etc) non me lo consentono, tuttavia alle 18 in punto farò squillare la sveglia del mio cellulare come dovreste fare anche tutti voi.
Di seguito pubblico l'appello alla manifestazione. Info le trovate qui

APPELLO AD ADERIRE ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DIRITTI ORA!

Alle DONNE e agli UOMINI di questo paese così bello e così poco libero.
A chi crede che tutti gli esseri umani nascono uguali in DIGNITÀ.
A chi ha a cuore la COSTITUZIONE italiana che riconosce DIRITTI e non li vieta a nessuno.
A tutte e tutti diamo appuntamento per una grande e festosa manifestazione per la LAICITA’ e le LIBERTÀ.
A Roma il 10 Marzo 2007 alle ore 15,00 Piazza Farnese
Per una legge sulle UNIONI CIVILI che riconosca il valore sociale dell'AMORE, eterosessuale ed omosessuale.
Per una stagione di riforme fondate sulla libertà e la RESPONSABILITÀ di donne e uomini.
Un futuro di PACE passa per la valorizzazione dei diritti delle persone e il riconoscimento che la PLURALITÀ è una formidabile ricchezza.
Diamo la SVEGLIA alla classe politica. Il tempo dei diritti è ORA.

lunedì 26 febbraio 2007

Relata refero

Mi ha detto l'Avvocato qualche sera fa che lui la proposta di legge sui Di.Co. se l'è letta e ha individuato un problema non da poco circa i diritti ereditari che si maturano dopo nove anni di convivenza.
Per sottoscrivere un DiCo nella legge non si fa riferimento allo stato civile dei sottoscrittori, cioè uno o entrambi potrebbero essere sposati (si dice solo che non possono essere sposate tra loro), in quanto i DiCo non hanno valore pari al matrimonio civile, questo per i noti motivi di far digerire la cosa anche ai cattolici. Quindi uno può essere sposato e convivente. La cosa apre le possibilità a degli ineguagliabili contenziosi tra i coniugi e i conviventi superstiti. Per dirla con un facile esempio: io mi separo da mia moglie ma per motivi nostri non lo facciamo legalmente (posso garantire che succede), quindi sottoscrivo un Dico con un'altra persona, al compiere del nono anno esatto di convivenza, grandissima sfiga, muoio.

A questo punto gli eredi legittimi moglie e figli si fanno avanti insieme al convivente, la legge parla solo di figli e disciplina la ripartizione dell'asse ereditario con un figlio (al convivente va un terzo dell'intero) con due o più figli (al convivente va un quarto dell'intero) se ci sono solo fratelli al convivente va la metà dell'intero. E se c'è anche un coniuge? La legge ipocritamente tace.

Mi sono fatto un'opinione sulla questione ed è che così come è stata fatta questa proposta di leggeè una solenne stronzata. Troppi vincoli, troppo grande la paura di scatenare la reazione del Vaticano (come se poi l'avessero evitata). Comincio a pensare che avessero ragione quanti da subito, forse in modo frettoloso ad onor del vero, l'hanno definita una truffa. Avevano ragione.
Perchè la questione ereditaria ne è la dimostrazione: DiCo e matrimonio non sono istituzioni di pari livello, per contentare la chiesa, quindi io posso sposarmi e contemporaneamente convivere con un altro, con buona pace dei cattolici ai quali preme l'istituzione del matrimonio ma non le persone che si sposano. E nel caso dei diritti ereditari la legge pilatescamente se ne lava le mani.

Mi sono dimenticato di chiedere all'Avvocato se vince la norma del codice civile o la legge sui dico. Mi informerò, casomai mi servisse...

venerdì 23 febbraio 2007

Febbre

"Io non credo che ci possa essere vero amore tra due uomini, nessuno dei due è disposto a fare un passo indietro. Per le donne è diverso sono biologicamente portate al sacrificio di se', pensa al parto"

Forse era la febbre. Forse.

giovedì 22 febbraio 2007

Cade il governo

-Adesso tutti a casa!
-Oddio: di chi?


Vignetta di Altan oggi su Repubblica

lunedì 19 febbraio 2007

A volte leggere è una passione (nel senso di tormento)

Ho finito di leggere in questi giorni non buttiamoci giù di Nick Hornby (lo trovate qui). E' stata una gran fatica. Il libro è sciocco.
Io finisco sempre (diciamo nel 95% dei casi) i libri che inizio, ma qui la mia tenacia è stata messa a dura prova, ho continuato solo perché è ottimo per addormentarsi, quasi meglio del Minias. In sintesi estrema: 4 squinternati si ritrovano casualmente in cima a un palazzo la notte di san Silvestro per buttarsi di sotto e terminare le loro esistenze che sono a vario titolo da terminare. Ne nasce un'amicizia. The end
Anche detta così sembra una sciocchezza e infatti lo è.

Il romanzo progredisce (di poco, visto che non succede nulla) alternando le quattro voci narranti dei personaggi, il problema è che i quattro personaggi parlano tutti con la stessa voce e se uno non leggesse il nome all'inizio di ogni capitolo avrebbe difficoltà a capire chi dei quattro sta parlando (si, va beh, maureen non dice parolacce mentre jess è sboccata come un manovale, però capite che è un po' pochino come connotazione psicologica). Nel romanzo c'è molta ironia e il tono, sempre uguale per tutti e quattro, è assai lontano dalla tragedia, che mal si accorda con le situazioni di disagio che i protagonisti stanno vivendo. Alla fine non capisci più perchè sti quattro minchioni sempre con la battuta pronta dovevano buttarsi di sotto.

Senza augurare all'autore qualcosa di definitivo e doloroso, però che so, una artrosi deformante, una forma di dislessia dell'età adulta, insomma una qualche infermità (non grave) che inibisca l'uso di qualsivoglia strumento di scrittura non sarebbe male non tanto per noi che possiamo d'ora in poi evitare di comprare i suoi libri, ma per lui perchè eviti in futuro altre imbarazzanti performance.

Concludo dicendo che è un libro che potete assolutamente evitare di leggere, risparmierete una decina di euro che potrete impiegare in modi più fruttuosi e divertenti. Ad esempio un bel vodka martini in un bar del centro della vostra città.

venerdì 16 febbraio 2007

Ri-Di.Co.Lo

La scena si svolge nel corridoio dell'anagrafe di Roma,
il primo giorno di entrata in vigore della nuova legge.

Usciere: "Dica".
Signora: "Dico".
"Dica, dica".
"Gliel'ho detto: Dico".
"Che, fa la spiritosa? Io sto a lavora', signora. Che deve fare?".
"La dichiarazione di convivenza".
"Ah, il Pacs".
"Dico".
"Dica".
"Dico, non Pacs: si chiama Dico".
"Ah, pensa te. Eccole il modulo".
"E dopo che l'ho compilato?".
"Vediamo... Ecco: articolo 3, deve darne comunicazione all'altro convivente".
"E cosa gli comunico, scusi? Che conviviamo?".
"Signora cara, e mica l'ho fatta io la legge. Qui c'è scritto che glielo deve comunicare. Legga: "mediante raccomandata con avviso di ricevimento".
"Cioè io devo andare alla posta e spedire una raccomandata a casa mia".

"Sì, al suo convivente".
"E se lui non c'è, quando viene il postino?".
"Beh, lei è la convivente, no?".
"Certo". "E allora può firmare lei la ricevuta".
"Cioè dichiaro di ricevere una lettera spedita da me. Non le pare assurdo?".
"Signora bella, quello che pare a me non conta niente".
"E la ricevuta?". "Se la riprende il postino. Poi gliela spediscono".
"E se non arriva?".
"Può fare reclamo. Intanto compili il modulo, che la fila è lunga. Avanti il prossimo. Dica, signore".
"Dico".
"Aridaje...".

martedì 13 febbraio 2007

L'alba della storia



















Roma, Porta Pinciana ore 7.01 (stamani)

lunedì 12 febbraio 2007

Di.Co.

Non che mi riguardi, ma mi è venuta una curiosità. Dunque per "sposarsi" con un Di.Co., uno manda all'altro una bella raccomandata AR (magari mette nella busta un pugno di riso, tanto per rendere meno squallida la cosa) l'altra metà del Di.Co risponde via raccomandata et voilà: sono conviventi, di fatto.
Ma per "divorziare"? Basta una lettera per posta prioritaria, ci vuole un telegramma? Oppure si fa come tra noi sposati, ci si incontra una bella mattina sulla porta del bagno e ci si dà il benservito? Dopodichè si scatena l'avvocato divorzista e in un paio d'anni e un pacco di euro uno torna libero e bello? Se ne sapete più di me fatemi sapere.

A proposito, ben trovati. ;-)

venerdì 9 febbraio 2007

Giorno di pioggia

Oggi piove. In tutti i sensi.